giovedì 14 maggio 2015

Abbiamo finito le semifinali!


Siamo arrivati a quel crudo momento in cui anche le semifinali sono finite. Abbiamo un vincitore? Forse. Abbiamo dei perdenti? Certo. Più di uno. MA INSOMMA!

Vorrei potervi raccontare quello che è successo ieri sera, ma diciamo che non è pubblicabile così facilmente. È importante che voi capiate di partenza che c'era una Jam Session, finita male vista la musica che hanno messo su dopo, che ha portato a lunghe passeggiate per la città, mentre pioveva e delle telecamere a circuito chiuso hanno ripreso cose che voi umani non dovreste vedere.

MA! È ora di parlare delle prove di oggi.

9. Israele - Nadav Guedj - Golden boy
Lui non è proprio il ragazzino più appetibile di questa terra. Dimostra quarant'anni anche sul palco ed è un po' bolso come Maurizio Costanzo. Certo, se fossimo nella nostra versione solita vi commenteremmo i ballerini, ma... beh. Abbastanza bava è già stata sprecata. Comunque: ballerini, coreografia, lui se balla non respira e non canta... è stato un inizio un po' difficile.

10. Lettonia - Aminata - Love Injected
Avevo già detto che sarebbe stato facilissimo rovinare la canzone con uno staging orrendo. E invece la Lettonia ce l'ha fatta e sembra addirittura qualcosa di davvero elegante. Lei purtroppo ha un vestito da Barbie rosso che finisce in una montagna di tulle e con una scollatura ridicola. Possibilità di qualificarsi incerta: quasi certamente borderline intorno al 10° posto.

11. Azerbaijan - Elnur - Hour of the wolf
Elnur è bravo e certamente meglio del live ad Amsterdam: non va oltre quello che deve fare e sta in mezzo al palco fermo. È tutto molto buio, che non è una cattiva idea vista la canzone, ma c'è quella sensazione di esagerata copia di Sia e di Pink che lo penalizza un attimo. La cosa che mi spaventa un po' è il fatto che sia Hour of the Wolf e sul retro ci sia una luna piena - mi immagino già Graham Norton a dire "ah il lupo mannaro!" e trattare il tutto come gimmick. Lo so, sto facendo troppo il fan dell'Azer, ma è una delle canzoni svedesi più belle di quest'anno.

12. Islanda - Maria Olafs - Unbroken
La canzone uno può anche dimenticarsela facilmente, ma è tanto carina. E quando stamattina ho visto la porcheria che è diventata (ovvero: lei è in un vestito rosa da bambolina/ballerina che non le dà giustizia per niente) mi sono sentito male. Una banalissima Aurora boreale sullo sfondo (why?) che diventa giorno, lei che abbozza un ballo, ma che comunque sembra una bambina sporca in camera... c'è qualcosa che non va, c'è tanto da sistemare e sincerametne mi sento un attimo deluso dall'Islanda.

13. Svezia - Måns Zelmerlöw - Heroes
Aspettavamo commenti più stronzi dalla sala stampa - e invece. È identica all'esibizione del Mello con qualche modifichina per far vedere l'arena ampia. C'è da dire che ora l'omino si vede meglio perché è in bianco su nero e non in blu. Oggi non stava cantando al massimo, anche perché tra due giorni ha la seconda prova e non conviene esagerare. Diciamo che su un ritornello ha fatto notare che non si stava impegnando per risparmiare la voce, ma speriamo vada tutto bene.

14. Svizzera - Melanie René - Time to shine
Potrei parlarvi della borsa della spesa nera con scritto TIME TO SHINE in glitter, ma è meglio se tralascio. Era meglio la sacca di Sebalter (mia fida compagna di viaggio). Lo staging è troppo scuro e loro giocano con un vestito bianco velato di nero (e poi si scopre quando dovrebbe essere il "time to shine"). Diciamo che forse non è l'anno della Svizzera questo...

15. Cipro - John Karagiannis - One thing I should have done
Yawn. Anche perché c'era del drama e non ho visto l'esibizione.

16. Slovenia - Maraaya - Here for you
Il palco funziona da Dio. Hanno usato inquadrature asimmetriche, inclinate e diverse dal solito. L'intera canzone ha più dinamismo e funziona molto bene. C'erano ancora delle cose da sistemare, ma quando lei guarda in telecamera vince su tutto: brava!

17. Polonia - Monyka Kuszynska - In the name of Love
Brava, per carità. Un accento terribile. Però porca miseria...
Lei dovrebbe portare il mondo della disabilità sul palco per vari motivi (che ci sono stati spiegati da uno dei ragazzi in sala stampa), ma così sembra quasi si vergogni della sua sedia a rotelle, coprendola di veli. Boh, forse sono io, ma l'avrei resa più visibile.
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