domenica 26 novembre 2017

Junior Eurovision Song Contest 2017 - IL LIVE

Immaginate stia iniziando questo post in maniera originale.
Siamo a Tblisi. Cioè, lo JESC è a Tblisi, io sono nel soggiorno di casa che mi impossesso della tv e parlo col gatto mentre il gatto mi ignora.
Quest'anno cambia il sistema di voto, in maniera terribile. 50% è voto della giuria, 50% è voto online. Si può votare per minimo 3 e massimo 5 canzoni, inclusa quella della propria nazione. Che è una presa per il culo, per usare termini tecnici. Però si può votare da ovunque e non solo dai paesi partecipanti. Il voto è aperto da venerdì pomeriggio e chiuderà all'iniziare del live; riaprirà appena tutti si saranno esibiti.
Altre news: il vincitore non ha più la facoltà di decidere se hostare o no l'edizione successiva, si sa già che l'edizione 2019 si terrà in Bielorussia.

Intanto su Rai Gulp si esibiscono i partecipanti italiani degli anni scorsi, cosa che sto ignorando.

E finalmente il pre-jesc su rai Gulp chiude. A intro già iniziato. Evvabbè.
Non che l'intro sia chissà che, la tipica roba da EHI GUARDATE CHE POSTO FIGO CHE E' LA GEORGIA.
FIne dell'intro, sul palco c'è un bambino vestito con un costume tipico georgiano, sbandieratori che sbandierano e parte Mzeo, la canzone vincitrice dell'anno scorso. Sigh.

Ora stanno cantando la canzone di gruppo e introducendo i partecipanti. Fuck knows come sia la canzone perché i commentatori ci parlano incessantemente sopra. E non c'è il doppio canale audio. Ogni JESC mi ricorda perché non mi piace guardarlo sui canali italiani.

Le host sono vestite in maniera discutibile, ho l'impressione che "vestito in maniera discutibile" sarà un po' il commento costante della serata. Scusate, volevo dire pomeriggio.

01 Cipro: Nicole Nicolau - I Wanna be a Star
Postcard che ci mostra che in Georgia si scia.
Le bandierine sventolate dal pubblico sono minuscole. C'è gente che fa acrobazie sul palco. Nicole è vestita con una gonna arancione e una giacca dorata. E canta meglio di quanto mi aspettassi. ODDIO HA AGGIUNTO UN RITORNELLO IN GRECO. Tbh non ce la vedo a vincere, però è una canzone piacevole.

02 Polonia: Alicja Rega - Mój Dom
In Georgia potete fare trekking.
Qualcuno può dire ai commentatori che è lo JESC, sono tutti giovani e tutti hanno collezionato premi? So che devono trovare qualcosa da dire, ma insomma.
Colori tendenti al blu, sul backdrop c'è una... foresta? beh, due alberi sicuramente. Alicja non è precisa nel seguire le telecamere. Sul palco è da sola e la canzone è un po' noiosa, diciamoci la verità. Quindi guardatela arrivare in alto.

03 Paesi Bassi: Fource - Love me
Cartolina sulla Tblisi urbana [cit.].
I Paesi Bassi non impareranno mai a vestire i ragazzini da persone normali e non da cretini, eh? I 4 ragazzi indossano delle giacche che post JESC possono essere tagliate per fare decorazioni natalizie, credetemi. Ora, confesso di essere partita prevenuta perché non ho grande considerazione delle boyband. Però loro sono bravi e l'esibizione è... mh, accattivante? Si vede che si stanno divertendo.

04 Armenia: Misha - Boomerang
Altra cartolina cittadina.
Misha ha un boomerang ficcato nei pantaloni. Non in tasca, proprio nell'elastico dei pantaloni. Ed è su un hooverboard. Col palco coperto di fumo. Sospetto l'hooverboard non doveva apparire. E' vestito elegantemente ma non weird e ha i capelli più belli che abbia mai visto a un bambino. E ha chiaramente migliorato la pronuncia di throw. Amo tutto ciò, credo di avere un debole per le canzoni vagamente stile marcia militare.

Pausa dalla greenroom. Che è già finita.

05 Bielorussia: Helena Meraai - I am the One
Postcard con abbigliamento tipico georgiano. A quanto pare le tasche nel costume maschile georgiano servivano per metterci polvere da sparo e pallottole. Amo la filosofia georgiana.
Il palco è in colori scuri (nero e blu), con delle stelle -cadenti e non- sul backdrop. Helena indossa pantaloni neri e un mantello FUCSIA. Bel contrasto ma FUCSIA. A metà canzone anche sul backdrop appare del fucsia. Nevermind, non è un mantello, sono due strisce di stoffa sulle spalle. Vocalmente brava.

06 Portogallo: Mariana Venâncio – Youtuber
Postcard con il Ponte della pace. Dove se volete potete sposarvi.
Mariana è vestita con una gonna corta, maglietta bianca e giacca di pelle. Il backdrop è pieno di emoticon. Credo il Portogallo stia cercando di essere moderno con l'argomento ma il tutto è irritantissimo.

07 Irlanda: Muireann McDonnell - Súile Glasa
Postcard sull'Adjara.
Ho appena notato che tra parentesi sulla grafica traducono i titoli. Muireann è sola sul palco (è un po' quello che succede da quando si possono avere i cori preregistrati). Anche lei ha un palco sui toni del blu con stelle sul backdrop. Ha una chitarra e finisce sul catwalk. Tom Dice approves. Mi sconvolge il fatto che le abbiano riempito i capelli di glitter.

08 Macedonia: Mina Blažev - Dancing Through Life
Postcard con un parco naturale.
Il palco passa dal nero al nero e rosso. E luci stroboscopiche. Lei è vestita di bianco e sopra indossa quella che è chiaramente una giacca a vento trasparente. Per una canzone che si intitola Dancing Through Life mi aspettavo qualcosa di più... movimentato. Magari con più gente, invece di lei da sola. Inquadrature a caso del pubblico/greenroom dove chiaramente sono tutti morti o quasi.

Pausa in green room. Siamo a metà gara.
Pubblicità su Rai Gulp, lanciata dicendo che sono in pausa anche a Tblisi. Not really. C'è gente che balla sul palco, sospetto siano i georgiani del 2015.

09 Georgia: Grigol Kipshidze - Voice of the Heart
Altre cose tradizionali georgiane. Spade.
Grigol è seduto alla fine del catwalk, filtro in bianco e nero. Che a giudicare dalla canzone ci sta bene perché ha un feeling molto retro. Poi si alza, cammina e puff, colori. La canzone continua ad avere il feeling retro. Non è da solo sul palco (ehi, sono georgiani, il trasporto e l'alloggio gli costerà meno): ci sono quattro coriste che non so se cantano sul serio o fingono. Però sono abbastanza sicura fingano di schioccare le dita. Boh, bored, now. L'ultima volta che una canzone georgiana mi ha annoiata poi ha vinto.

10 Albania: Ana Kodra - Don't Touche My Tree
Postcard da Batumi. Che è una città portuale e ha un delfinario.
Sul backdrop c'è un albero. Giustamente. Sul vestito di lei ci sono fiori e foglie. Molto meno giustamente. L'albero sul backdrop passa da verde e rigoglioso a secco a rifiorente a fiorito. Che visivamente indica di cosa parla la canzone. Sort of. Ana Kodra canta bene, molto brava devo dire.

11 Ucraina: Anastasiya Baginska - Don't Stop
In Georgia c'è una città conosciuta come città dell'amore e la gente va lì a sposarsi. Si produce anche vino. COINCIDENCE?
Questa canzone inizia come la sigla di Pesca la tua carta Sakura. Ormai sono convinta mormori cose tipo LA CARTA DEL VENTO, solo in ucraino.
Sul palco c'è un prop alberoforme bianco, su un ramo dell'albero c'è un ragazzino che suona (beh, ok, tecnicamente finge) di suonare la chitarra. C'è anche una pedana con sopra una tizia che suona il violino. Non capisco cosa rappresenti il backdrop, forse alberi? Anche lei molto brava, comunque.

12 Malta: Gianluca Cilia - Dawra tond
In Georgia ci sono dei parco giochi. How thrilling.
Anche qui iniziamo con il bianco e nero, ma il tutto è molto più fun. Credo sia l'unica canzone con 6 persone sul palco. I vestiti di tutti sono molto retro (Gianluca ha la catenina sul gilet, I mean). Credo il primo pezzo in maltese sia l'equivalente del nostro girotondo, ma non sono sicurissima. Il tutto è movimentato, la canzone è catchy, in un mondo equo una canzone simile allo jesc dovrebbe arrivare in alto.

Altra pausa in green room.

13 Russia: Polina Bogusevich - Wings
Di nuovo a Batumi. Il mare.
Il backdrop è una cameretta. Sul palco c'è un divano. Due ballerini interpretano chiaramente una coppia che litiga. Non riesco a capire se siano 5 o 6 sul palco. Però sul palco c'è anche una scrivania. E una sedia a dondolo. Il backdrop ora mostra momenti felici di quando la coppia si voleva bene. Così, nel caso non l'abbiate capito parla di violenza domestica. Lei ha un'ottima voce.

14 Serbia: Irina Brodić & Jana Paunović - Ceo svet je naš
Svaneti dev'essere un posto figo.
Le serbe iniziano fingendo di svegliarsi a fianco degli strumenti. Potrei sbagliarmi, ma se c'è una candidata per l'ultimo posto è questa canzone. O forse sono io che non apprezzo particolarmente un numero da musical. Il palco è blu con sfumature fucsia/viola, le due sono vestite una in camicia e pantaloni con bretelle rosse, l'altra con un abito bianco e una piuma in testa. Il tutto è molto meh.

15 Australia: Isabella Clarke - Speak Up
In Georgia possiamo fare rafting. Grazie ma no grazie.
Sospetto che la maggior parte del pubblico sia composta da accreditati. Staff, principalmente. Ah, sì, devo parlare dell'australia. Sono in quattro sul palco, Isabella indossa una tuta luccicante che pare fatta in similplastica ma è probabilmente una mia impressione. Le altre tre hanno come compito ballare e...uhm, mostrare cartelli con due versi della canzone. Non so se definirla una buona idea o classificarla come WTF?!?

16 Italia: Maria Iside Fiore - Scelgo (My Choice)
Nuovamente a Batumi. Credo.
Il palco è scuro con laser blu e i cosi intorno al palco fucsia. E appena l'ho scritto è cambiato tutto. Maria Iside è vestita con una giacca di pelle nera e dei pantaloni rossi. Vocalmente brava, niente da eccepire.

Il voto è stato riaperto, potete votare qui. Avete 15 minuti.

Ci sono interval act in corso, c'è gente che balla e sto ignorando.
Apparentemente intanto la piattaforma di voto è già crashata. Surprise surprise.

Ma qualcuno può dire ai commentatori di TACERE DURANTE IL RECAP? Se ci parlate sopra che senso ha avere un recap?

Oddio non c'è Jon Ola Sand a dire che il voting è andato bene. C'era un tizio abbastanza da-yum, posso sopravvivere con ciò.

Ora inizia il voting, con i voti della giuria. Non farò il live di questa parte, quindi accendete la tv.

La top 3 alla fine delle giurie è Georgia (143) - Russia (122) - Australia (93).

La Georgia ha tonfato al televoto. Pesantamente. Ha vinto la Russia, congratulazioni! Cipro all'ultimo posto, immeritatamente. Sorpresa per il fatto che la Serbia e il Portogallo non siano arrivate ultime.