domenica 3 marzo 2019

ESC 2019 Islanda: Hatari - Hatrið mun sigra

Right. Sappiate che stavo pianificando questo post da quasi un mese e la mia collega stava sperando in un risultato diverso per vedermi impazzire, ma ABBIAMO LA MIA FAVORITA DEL 2019! (Per ora) (Se Cipro non fa danni)

Partiamo dall'Islanda in generale. Anche per il 2019 hanno deciso di usare il Söngvakeppnin: due semifinali da 5 canzoni, 2 qualificati per semifinale e un ripescato dalla produzione. Durante la finale, giuria e televoto decidevano i due che sarebbero andati alla superfinale, dove il televoto avrebbe regnato sovrano.

I due nomi più importanti su cui tutti puntavano erano Hera Björk e Friðrik Ómar. Fun fact di quest'anno, due secondi dopo che ho detto alla mia altra metà "ma le canzoni islandesi saranno uscite?" qualcuno ha deciso di fare un super leak e quindi la TV islandese è stata forzata a pubblicarle.

Altre persone importanti di quest'anno: Svala ha scritto una canzone per Þórdís Imsland (nemmeno qualificata per la finale), Richard Micallef dei Firelight (Malta 2014) era uno degli autori per Ívar Daníels. Fatti inutili: quest'ultimo è il catering provider di un mio amico che fa il tour operator per le scuole, la sua specialità è zuppa. (Moving on)

Chiaramente Hera Björk e Friðrik Ómar sono arrivati in finale ad occhi chiusi, dopodiché Friðrik Ómar è riuscito ad arrivare in "superfinal", mentre Hera è rimasta a casa.

Sto facendo tutta sta pappardella sugli altri per dire che non hanno vinto (grazie al Signore), ma hanno vinto i miei preferiti: gli Hatari. Si accenta sulla prima a.

Hatari sono un trio composto da Klemens Hannigan, Matthias Haraldsson e Einar Stefánsson e si definiscono un "gruppo di arte performativa anti-capitalista BDSM techno" e sì li amo alla follia. La canzone è scritta da loro stessi e si intitola "Hatrið mun sigra", che vuol dire "L'odio prevarrà" - e sono d'accordo con loro.

Il momento migliore sarà quando dovrò spiegare a mia madre cosa vuol dire BDSM (anche se la definizione della wiki è perfetta: una varietà di pratiche spesso erotiche che includono bondage, disciplina, dominanza e sottomissione, sadomasochismo e altre dinamiche intrapersonali)

Gli Hatari non sono in giro da molto e hanno all'attivo un EP e due singoli. L'EP è bellissimo e alcuni dei testi sono fantastici, quindi vi consiglio di ascoltarli. Attenzione: uno dei due vocalist urla tanto, quindi non spaventatevi. Ah, anzi, forse avrei dovuto attirare più attenzione al fatto che sono tutti vestiti in rubber/leather. Per noi gays è probabilmente roba di tutti i giorni su Grindr, le anime più pure potrebbero avere qualche shock. See you in Tel Aviv.

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