mercoledì 4 marzo 2015

Grecia 2015: Maria Elena Kiriakou - One last breath

C'è un mondo là fuori che ama essere di un'ironia che non vi immaginate. Ma di quelle ironie strafottenti che anche meno. Insomma: come ben sapete, una delle mie nazioni preferite è la Grecia. Da due mesi a questa parte ho addirittura un tatuaggio in greco all'altezza dell'elastico delle mutande e sono stato ad Atene già due volte e vorrei fare le isole d'inverno, MA! Non divaghiamo.
Quando i greci dicono "dalle 8 alle 10.10" non contateci. È finita alle 10.30, con uno dei peggiori anticlimax della storia della terra (sale sul palco la Paparizou, dice due stupidate, sale il capo giuria, dicono altre due stupidate, dicono il nome e ciao - nemmeno i punteggi dicono), dopo milioni di interval act.
Prima cosa: se fate un'ora di concerto e di speciale per i 60 anni dell'Eurovision, ditelo, porca miseria. Alle 9 hanno iniziato a cantare, alle 9.30 era già finito tutto.
Comunque, gli ospiti invitati sono stati: Helena Paparizou, Loucas Yiorkas (senza Stereo Mike), Thano Kalliris, i Freaky Fortune e RiskyKidd. Probabilmente c'erano altri, ma sono essenzialmente troppo stanco per ricordarmeli.
Nella mezz'ora dove hanno cantato, abbiamo visto C:Real (che erano probabilmente i più famosi) con una cosa à la Infernal, Thomai Apergi con una cosa che mischiava Jazz e Sirtaki - chiamata Jazz&Sirtaki, Barrice (l'unico uomo in gara) con una roba dance che ad un certo punto svaccava in Sirtaki, Shaya Hansen (che aveva più possibilità di vittoria) che è un mischione tra Danimarca e altre nazioni con la cosa più scandinava che c'era e Maria Elena Kiriakou con una ballad.
Indovinate quale ha vinto? La ballad ovvio.
Tiè. Questa è One last breath di Maria Elena Kiriakou. Meh.
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