domenica 12 marzo 2017

Russia 2017: Yulia Samoylova - Flame is burning

Oh boy, what a rollercoaster.
Allora. L'Eurovision è a Kiev, in Ucraina. La Russia... beh, la Russia è arrivata in Ucraina prima della vittoria di Jamala. Con dei carrarmati. E insomma, la Russia per un motivo o per l'altro all'ESC riceve palate di merda (più o meno tante quanti i punti che tira su), figuriamoci presentarsi in una nazione dove è un invasore. Quindi la Russia ha fatto del drama dichiarando che si sarebbe ritirata. O forse no. O forse sì, ma in aprile.

Apparentemente no, hanno optato per la carta "faccia come il culo". E sì, è un post polemico.

La cantante scelta è Yulia Samoylova, nata nel 1989 nella Repubblica dei Komi. Nel 2013 ha partecipato a X Factor e poco dopo Alla Pugacheva l'ha premiata con la "stella d'oro di Alla".
Yulia è su una sedia a rotelle, vi spiegherei che malattia ha ma non sono un medico e i dettagli che trovo su di lei non combaciano con le informzioni su quella malattia, quindi evito. La cosa più fastidiosa è che la colpa viene data a un vaccino, perché prima pare stesse bene. Peccato che la malattia che ha pare sia ereditaria, e quindi capite che no, idee confuse a raffica.

Siccome siamo tutti stronzi sappiamo che la Russia ha deciso di mandare lei per pararsi il culo, perché se la gente la fischierà la Russia potrà fare la vittima tipo "eh, non rispettano nemmeno una disabile!". In tutto questo mi dispiace che di mezzo ci vada Yulia, non merita di essere usata come pedina in un gioco politico.

Flame is Burning è scritta da Leonid Gutkin, Netta Nimrodi, Arie Burshtein; il primo ha scritto le canzoni russa nel 2013 e nel 2015 e la canzone moldava nel 2016. Portare una canzone dal titolo simile in Ucraina è una minaccia mascherata da canzone, se chiedete a me.

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