mercoledì 23 aprile 2008

Maybe you can, but you shouldn't.

Mancava un post su Amici. Una discussione interna ci ha fatto prendere la decisione di fare un post su questo argomento. Ovviamente i motivi resteranno segreti :°

Premetto una cosa: non ho niente contro i cosiddetti talent show. Sul serio! Basta guardare la mia classifica su last.fm, in fondo.
Purtroppo in Italia le cose non vanno mai come dovrebbero andare. Se un reality show si propone di premiare un talento come minimo uno si aspetta che vengano scelti i migliori, giusto? Giusto, ma solo all'estero. Ad Amici no. Ad Amici scelgono... scelgono... non ho capito il criterio, ma l'incapacità credo sia importante. I cantanti non sanno cantare, le ballerine imitano i sacchi di patate, gli attori... ci sono gli attori? Boh, non ricordo. In fondo non lo guardo, leggo le trashcronache dal Daveblog, ecco.

Comunque... alla fine ha vinto Marco Carta. A quanto pare "ha un bel timbro". Ohibò, ce lo vedo a girare con un tamponcino d'inchiostro e timbrare cose random! No, eh?

IL pomeriggio della finale il vicinato era in fibrillazione. Una non sapeva chi votare, perché erano tutti troppo bravi (...wtf? Troppo bravi rispetto a cosa?); un'altra minacciava che in caso di non vittoria di Marco avrebbe mandato mail alla defilippi dicendo che è tutto un imbroglio e non guarderà più il programma (eh beh). La vittoria del tizio apre una voragine di cataclismi. Perché? Ma perché è sardo! Quindi me lo ritrovo sul giornale quasi ogni giorno. Secondo la Nuova Sardegna di fronte a casa sua c'era un sacco di gente, e alcuni per ottenere un autografo hanno passato dei bambini piccoli dalla finestra di casa. I bambini sono tornati fuori (sempre dalla finestra, eh!) con l'autografo sulla fronte. Poi che si fa? Si stacca la pelle? Si scannerizza il bimbo? Non lo si lava fino alla prossima stagione di Amici?
La cosa terrificante è che non c'erano solo ragazzine! Due quarantenni hanno dichiarato fiere "abbiamo 40 anni, e siamo orgogliose di essere qui! Scrivetelo!".

All'estero i reality non funzionano così. Prima di tutto scelgono gente che sa cantare; i giudici non si mettono a criticare così perché fa audience o a litigare fra loro, al massimo piangono di commozione per un'esibizione perfetta (è successo. Idol 2006, Svezia. Danny Saucedo canta Öppna din dörr, e un giudice piange senza ritegno). Seconda cosa nessuno va a fare il trenino in qualche trasmissione idiota, preferiscono andare all'Eurovision (potrei citarne una valanga, ma mi limito ai miei due preferiti: Hanna Pakarinen e Dmitry Koldun). Terza cosa... no, niente, basta. Parlare di Amici mi deprime
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