martedì 6 maggio 2008

Ipocrisia. Credo.


Stavo mangiando e ascoltavo la radio. Non è molto comodo per quando appaiono delle canzoni che non ci piacciono, in effetti. Comunque, stavo ascoltando RTL e ad un certo punto è iniziata la nuova canzone di Vasco Rossi "Il mondo che vorrei".
Io non sono un fan di Vasco, anzi. Sinceramente preferisco altre persone a lui perché è esagerato e pieno di vizi e ipocrita.
E così mentre pochi anni fa stava sul palco durante un concerto e urlava che la droga dovrebbe essere liberalizzata ora ha subito un calo di ascolti che l'hanno portato a scrivere una canzone come "Il mondo che vorrei".
È questa una cosa che non mi piace della musica italiana: mentre in altri stati d'Europa i cantanti tengono da parte i soldi guadagnati e se fallisce qualcosa si ritirano, in Italia si basa tutto sulla popolarità del cantante.
Mentre quindi in Europa si è più liberi di esprimere i propri pensieri senza essere ipocriti, in Italia sembra quasi sia un must dire una cosa per vendere e pensarne un'altra.
Capisco che il sig. Rossi è molto affiatato nel fare musica, ma se il declino è in arrivo non bisogna fare di tutto per il contrario: si è delle teste... calde? Si rimane teste calde. Al massimo si scrive per le generazioni successive e si spendono tutti quei soldi guadagnati in passato e si vive di rendita.
Ma fare così, tanto per vedere il proprio nome in cima alle classifiche... e poi cantare canzoni come l'ultimo singolo...
No, non piace.
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