...di nuovo su, mica possiamo inventarci chissà cosa ogni settimana! E stiamo aspettando l'arrivo del Melodifestivalen!
Poiché tenevo a Sama e a Jimi Constatine (alla prima perché è un po' zozza e al secondo perché era fuori di testa e mooooolto poco sobrio - ha solo bevuto champagne, spruzzato in giro alcol, lanciato soldi falsi per tre minuti urlando come un invasato superdopato) in finale ci sono andati i seguenti:
Paradise Oskar - Da da dam
Milana Misic - Sydämeni kaksi maata
Father McKenzie - Good enough
I Father McKenzie parlano svedese (e QUALCUNO di cui non faccio il nome, ma dico che è la parte femminile per genetica di questo blog, ci ha messo tre quarti d'ora per capire che stessero parlando svedese, ben conoscendo la lingua) e la Misic è una vecchiaccia coi capelli rossi che vi descriverei come la figlia della badante Russa che tutti abbiamo in casa, ma suvvia.
In Islanda le cose sono andate molto meglio di settimana prossima.
Anche se abbiamo scoperto che la postazione dei conduttori è finta e non è una vera finestra sul palco (ad un certo punto si è notato che era un green screen, visto che hanno spostato l'inquadratura e il palco si è spostato - e non credo fosse a causa di qualche sisma), le canzoni sono migliori.
La parte più bella del programma rimane la pubblicità, però!
Yohanna è tornata con una ballad, la seconda canzone lasciamo perdere (tra vestito e cantante e canzone che Dio ce ne scampi), poi v'è stato un momento carino con gli Islenzka Sveitin dimezzati, una tizia che cantava come Björk e Matti Matt nella sua intera grossezza con una canzone bella, ma ho problemi col fatto che ad un certo punto una tizia si metta a urlare a caso.
I vincitori quindi sono stati Yohanna (toh, che strano) e Matti Matt.
A proposito di Yohanna: dovesse vincere non andrebbe mai a Düsseldorf. Pare lei partecipi solo per aumentare l'audience del telefilm, ma non vuole assolutamente partecipare di nuovo alla competizione europea.
I norvegesi hanno fatto meglio dell'altra volta! A canzoni. Le postcard erano orribili e l'interval act è stato di nuovo tizia che cerca Mr Florø e lo trova in un pompiere. Oddio, possiamo dare credito almeno alla parte di cantato dell'interval con Stenerud e la Schanke (che evidentemente si vergognava della sua canzone del 2007 e ha fatto da spalla ad Alexander che ha cantato le due entry portate nel 2009 e 2010), ma per il resto lo spettacolo...
Appunto interessante: avranno si dei fotografi bravi, ma di scenografi/coreografi/registi bravi... ragazzi, ne abbiamo tanti da noi in Svezia, importateli!
Parlando della musica! La canzone peggiore (e non era malissimo) era quella di Marius e Pernille, scritta da Ovi (Romania 2010). Ferma con la loro sono rimaste Marika (e la sua Gipsydance fantastica, l'abbiamo amata tanto, maledetti norvegesi) e Isabella (che studia teologia) con la sua canzone molto lesbo che mi ricorda un po' la Morissette.
In Siste Sjansen (sperando di nuovo di averlo scritto giusto) il giovane Endre e la strafiga Mimi Blix. In finale i Take That norvegesi (che si chiamano Babelfish e che, secondo Lirin, sono gli A1 tra 10 anni) e Hanne Sørvaag, compositrice di Germania 2008 e Georgia e Norvegia 2010. La Sørvaag era troppo ovvio si qualificasse.