mercoledì 23 novembre 2011

Stockholm i mitt hjärta! (3/3)

Ovvero: una guida su come viaggiare disinformati.
Nelle precedenti puntate: lo stesso cretino di sempre si esibisce in un karaoke mortale per i poveri astanti svedesi, scopre le gioie della Gamla Stan e di Espresso House e del Vasa museet.
Alle 10 ho fatto un tour gratis di Stoccolma. Il ragazzo era un Canadese di origine orientale che si era trasferito a Stoccolma e proponeva un tour gratis della città che su internet era promosso quasi come "parte del centro informazioni di Stoccolma". Invece lui il Martedì e il Venerdì alle 10 del mattino porta in giro gente per la città per 90 minuti, raccontando essenzialmente roba che potrebbe far piacere solo agli americani (e moltissime "prese in giro" della Svezia. Ora, capisco se un italiano venga a far un tour sull'Italia ironizzando sulla situazione, ma che un Canadese venga a farmi ironia sulla Svezia anche no, visto che dice di amarla così tanto) e dicendo subito e alla fine "beh, è gratis. MA ANCHE IO DEVO VIVERE QUINDI POTETE DARMI DELLE MANCE A FINE GIRO" che credo sia il modo più infido di estorcere i soldi, maledetto canadese nasone.
Va beh. Ho imparato essenzialmente che la Regina Kristina è vissuta in ambiguità. Appena nata avevano pensato fosse un bambino, perché c'era poca luce e non si vedeva molto bene (boh. L'ha detto il canadese), poi rettificato il giorno dopo. Lei in più era un personaggino che non si sistemava i capelli, si vestiva da uomo, non voleva sposarsi tanto che molti pensavano fosse un uomo (o una lesbica, dipende dalla persona e dal periodo storico) e poi scopertasi Cristiana Cattolica ha abdicato per andare alla corte del Papa ed essere moralista e bacchettare la chiesa quando si facevano differenze di genere.
Altra cosa che ho imparato è dove si trovava la banca dove è nato il termine "Sindrome di Stoccolma" - lì ho capito che era assolutamente inutile come tour, tanto che mentre gli rifilavano mance (soprattutto: per un'ora ha detto cagatine sulla storia d'Europa che un Europeo medio sa alla perfezione, mentre gli Americani pendevano dalle sue labbra) sono fuggito in Gamla Stan, al mio posto in Espresso House per fare gli ultimi controlli su internet e telefonare a Madre via Skype prima del pomeriggio di divertimenti!
Sì, perché Jeanette, coinquilina di Michele, mi ha dato la possibilità di passare da lei il pomeriggio e la sera, in attesa del pullman per l'aeroporto. Io sono andato a riposare un minimo perché la nottata era stata un po' così, poi ho ricevuto una proposta irrifiutabile: andare a vedere Ulrik Munther (che probablmente in questi giorni verrà confermato come partecipante al Melodi) dal vivo alla radio Mix Megapol. Quindi, io, Jeanette con amica, figlia di sua amica e sua figlia siamo andati in radio dove ci hanno fatto vedere diversi studio, come funziona la radio, un tour brevissimo e poi ci siamo svaccati con patatine e bevande a vedere Ulrik fare quattro canzoni, una marea di foto con i fan, autografi per tutti e via di ritorno per serata TexMex, Melodi e Vällkommen åter (una delle sitcom più fighe della terra - dico solo che c'era la Meltzer e la Mede tra le attrici), prima di salutarci.
Alla fine alle 2.35 stavo ancora decidendo se perdere o no il pullman delle 2.42, ma ho evitato e sono tornato in patria. Ma ormai è chiaro. Stockholm i mitt hjärta.
Categories: