martedì 29 novembre 2011

Tiziano Ferro - L'amore è una cosa semplice - La recensione


Se devo dirla tutta… non me l'aspettavo. Perché uno ascolta Tiziano Ferro da una decina d'anni e l'unica cosa che crede sia possibile è un suo avvicinamento al pop elettronico più tamarro di questa terra.
Ovviamente non è stato così.
Ad un anno da "Trent'anni e una chiacchierata con papà", dove Tiziano ha ammesso finalmente la sua omosessualità, esce finalmente il suo quinto album. Ma ripercorriamo la carriera musicale di Tiziano per capire un po' meglio com'è andata!
I primi due album sono un caso che terrei assieme. Sono prettamente r'n'b con alcune ballatone romanticissime (ma badate bene: niente di troppo italianmelodico. Una cosa buona di Tiziano è sempre stata la sua influenza Europea/Americana!). È ovvio che questi due prodotti siano ricollegabili in quanto entrambi sono stati prodotti dalla Premiata Ditta Salerno/Maionchi - che quindi ha cercato di aiutare Tiziano verso il mercato musicale (cosa che direi non facile in Italia).
Sì, forse alcuni diranno che è stata un'idea della Maionchi per far vendere dischi, ma, come Tiziano ha spiegato nella sua biografia, era parte del suo bagaglio culturale musicale.
Probabilmente questi due cd, oltre che segno di giovinezza, sono simbolo di divertimento e liberazione: un cantante che si è sempre sentito impresentabile, ma con una certa passione per la musica r'n'b finalmente diventa idolo delle ragazzine. È dalla scrittura di Nessuno è solo (anche a causa dei vari avvenimenti promozionali dei primi due cd: non guadagnare una cippa, vivere in albergo, non fermarsi mai, viaggiare su 40 e passa paesi e non vederli…) che le cose iniziano a cambiare.
Dai rumor pre-Nessuno è solo c'era chi diceva che sarebbe stato un doppio cd: da un lato solo ballad, dall'altro canzoni elettroniche. Durante la produzione si è però deciso di sperimentare meno con l'elettronica, tagliare il numero di tracce e scendere a un CD unico con sonorità molto più ricercate (rispetto alle solite ballad: prendete Tarantola D'Africa, opening track. Piena di archi, di strumenti differenti con diversi arrangiamenti, facendola diventare un'opera d'arte, oserei) miste a musica elettronica (solo tre canzoni di 11 sono elettroniche).
Se non ricordo male in una foto della tracklist non ancora finale si trovava una canzone intitolata "È l'inferno". Chissà che fine ha fatto… Probabilmente finirà su uno dei prossimi CD - come successo con Non me lo so spiegare.
È con Alla mia età che aumentano le canzoni elettroniche che compongono almeno metà della tracklist.
Allora cosa è successo in questi tre anni?
C'è stata una biografia, come già detto. E ora c'è L'amore è una cosa semplice.
Che non è il Tiziano Ferro dei primi quattro CD. Sì, ci sono ballad, ma sono sparite le elettroniche. Sì, ci sono canzoni un po' Jazz, un po' Blues, un po' Soul come c'erano nei primi CD, ma sono diverse.
Innanzi tutto è difficile rendersi conto che abbiamo in mano il primo (sono sicuro sia il primo) CD italiano che parla d'amore omosessuale. Ed è ancora ambiguo, ma il contesto e le dichiarazioni che stanno attorno ci ricordano che cosa è realmente questo album. Probabilmente l'ambiguità è rimasta dal metodo di scrivere dei suoi primi album, probabilmente ce ne vorranno due per trasformare il suo modo di scrivere, quindi non giudicherei i pezzi a partire da ciò. I testi sono profondi, al solito, a volte al limite della depressione, ma - e qui si capisce che è un nuovo Tiziano - sono semplici. A parte alcuni slanci linguistici, per il resto è un CD che parla d'amore semplicemente. Dopotutto il titolo è "L'amore è una cosa semplice", quindi perché usare il solito modo di fare arzigogolato?
Quindi. Vorrei parlare delle tracce a gruppo, saltando qui è là nella tracklist, perché mi pare più facile. "Hai delle isole negli occhi", "TVM" e "Quiero vivir con vos" hanno quel nuovo sound quasi jazz, quasi blues, ma anche soul che ho definito da "Diva" (ok che non è una cosa carina da dire, ma suonano davvero come un pezzo che una vecchia diva del cinema in bianco e nero potrebbe cantare). "La differenza tra me e te" l'avevamo già descritta al lancio del singolo e con lei metterei "Smeraldo" (più la versione inglese "Karma") e "Per dirti ciao!": sound un po' più felice, un po' più spensierato, un po' più da innamorato.
"L'amore è una cosa semplice" è una ballad potente, la terrei staccata dal resto poiché ha un certo ritmo di marcia e una crescendo che la rende uno dei tanti capolavori che Tiziano riesce a sfornare. Sotto questo carattere di ballad pura metterei anche "L'ultima notte al mondo" (che forse ai primi ascolti viene un po' dimenticata, ma è sicuramente di una forza e una bellezza difficile), "Troppo buono" e "…ma so proteggerti".
La canzone che mi è meno piaciuta, sulla stregua ballad, che però mi tocca nominare a parte è "Paura non ho": è la seconda canzone NON scritta da Tiziano, ma da Irene Grandi.
Rimangono due altri casi particolari della tracklist. Il primo è "Interludio: 10.000 scuse" che riprende un po' canzoni come Mai Nata o Ti voglio Bene dei primi album e fa una citazione in chiusura di canzone, una piccola sorpresa nostalgica per tutti i fan.
Sorpresa dell'album è "La fine". Nostalgica, drammatica, piena di Pathos… e non di Tiziano. Di Nesli, fratello di Fabri Fibra, che ha scritto - voglio essere sincero - una delle canzoni più belle della musica italiana. "La fine", per altro, è la primissima canzone non inedita che Tiziano inserisce nei suoi CD. Si parlava di collaborazione, invece è una vera e propria cover della canzone di Nesli, che è stata resa "tizianesca". Ho sentito la versione originale ed è leggermente più grezza, ma dopotutto sono i risultati delle cover: si raffina qualcosa che già era buono per renderlo ancora più bello.
In chiusura, direi che il CD sarà sicuramente difficile al primo ascolto, ma che merita più di tre o quattro ascolti: certamente dopo lo si amerà abbastanza per poterlo ascoltare in loop tutti i giorni.
Un punto che non ho toccato, ma non voglio essere petulante: Tiziano come artista che sa rinnovarsi. Ma ci torneremo un'altra volta!

Tracklist
1. Hai delle isole negli occhi
2. L'amore è una cosa semplice
3. La differenza tra me e te
4. La fine
5. Smeraldo
6. Interludio: 10.000 scuse
7. L'ultima notte al mondo
8. Paura non ho
9. TVM
10. Troppo buono
11. Quiero vivir con vos
12. ...ma so proteggerti
13. Per dirti ciao!
14. Karma (feat. John Legend)



Categories: