mercoledì 15 maggio 2013

12p4Se! in Malmö: la seconda prova delle Big5+1.

Alla fine ieri sera ci siamo divertiti eh?

Comunque. Prima o poi arriverà la prima review del nostro blog della serata di ieri (anche con tutte quelle cagatine lì tipo estratti nella seconda metà della finale, estratti nel prima metà...), intanto parliamo delle big5+1 che oggi hanno fatto la seconda prova.
Prima di tutto ringraziamo la mensa delle scuole pubbliche di Malmö per averci servito un'ottima zuppa al pomodoro e un'insalatina di farro che non erano male, con anche pane e formaggio spalmabile aromatizzato. Ma ciò detto.
Piuttosto che annoiarvi nazione per nazione farò un riassuntino velocissimo: boh per la Spagna. Ovvero che doveva iniziare alle 11, ma ci hanno dato il collegamento alle 11.20 e abbiao visto l'ultimo ritornello e il direttore di studio che ringraziava e faceva entrare la Francia.
Amandine Bourgeoise, invece, non ha cantato a piena voce nelle due prime prove: hanno provato vestito, telecamere e trucco, ma lei era molto sottotono. Sull'ultima prova si è sforzata e ha cantato perfettamente, se durante la prova giuria e la finale applicherà il controllo coreografico di oggi con la voce di qualche giorno fa è fatta per un ottimo piazzamento.
Natalie (mi pare brutto chiamarla CASCADA, visto che Cascada è il gruppo) ha cantato... boh. Sottotono pure lei su tutte e tre le prove. Coreografia, però sistemata: giustamente le sono state cambiate le scarpe (con quelle precedenti si muoveva male e a volte inciampava nel vestito - che è stato accorciato).
Robin Stjernberg bravo - ma abbiamo sempre dei dubbi. Hanno cambiato il backdrop, ora la coreografia è migliore, ma non riusciamo ad avere una visione chiara - forse anche perché ci aspettiamo sempre tanto di più dalla Svezia e ormai il metro di paragone è inutilizzabile, dopo Euphoria.
Bonnie Tyler. Svociata. Vestita in una maniera incomprensibile (è una ballata quasi country e lei è vestita da sera rock'n'roll. Why?). Statica. Regno Unito, you had one job.
Marco Mengoni: è stato il migliore vocalmente, lo dobbiamo ammettere, ma... ma dov'è la preparazione al palco? Ovvero (perché spero che una volta per tutte le sue fan lo leggano): questo non è Sanremo. Non ti basta guardare il pubblico in sala cantando all'asta, perché tanto hai tre telecamere puntate addosso su un palco microscopico. Qui ci sono più di venti telecamere, dei led sulle pareti che costano quanto la Sardegna, così tante luci che probabilmente ci vedono da Plutone, eppure l'esibizione italiana è scialba. Le inquadrature sono a tempo, il backdrop è elegante e le luci poco invasive, ma lui ciondola. E non riusciamo a sapere come si comporterà sabato sera perché non ha fatto UNA prova seguendo le telecamere.

Tra 1 ora e mezza inizia la prima prova per la seconda semifinale. Siamo pronti? No.