Gioiosi nostri lettori! Dovevamo introdurre un video, allora ho deciso di fare un po' di testo e inserirò diversi video solo per fare suspense. Il primo video viene dai vicini sfigati al sud (ok, adesso Lirin mi uccide) ovvero la Danimarca!
Negli ultimi mesi abbiamo amato alla follia un personaggio della vicina Danimarca chiamato Rasmus Seebach. Se vi chiedete chi sia vi disconosco. Insomma: è Rasmus! Quello che flakka runt! (Ovvero vaga random! Ok runt sarebbe in giro, ma random ha più senso). Se vi chiedete il senso del flakka runt è che all'inizio della bellissima Natteravn (ovvero il suo primo successo che ci ha fatto amare questo personaggino) lui lo dice con una certa convinzione rovinando la mia serietà. Alla stessa maniera fa in Sirenerne (guarda un po' che vuol dire "le sirene"!) che è l'ultimo fichissimo singolo che qui vi propongo! E lo so. Danesi, sirenette... no, si parla di quelle della polizia, qui.
Poi poi poi. Agnes ha finalmente cantato la sua bellissima Don't go breaking my heart in tv in Svezia, più precisamente al Rosa-bandet Galan (ovvero 30 ore per la vita versione di 2 ore sul cancro al seno). Cose che abbiamo scoperto dal video: in Svezia con un sms/una telefonata si donano circa 11€ e passa. E in un altro gala ho letto anche cifre intorno ai 55 e 99€. Con una telefonata. Ma lì spero con addebito su carta di credito. E in Svezia sanno come si usa un'orchestra - questo era il punto principale!
Agnes si esibisce completamente live, con un'orchestra che suona live un arrangiamento orchestrale live della sua canzone. Live. E i prossimi che mi dicono che l'orchestra di San Remo è importante li trucido: lì usano barbaricamente gli archi tutti assieme sulle canzoni moderne per "rafforzare la chitarra elettrica", qui invece hanno capito come si fa.
Altro video che credo sia stato già postato! L'ennesimo cantante svedese bravissimo nato nel 1986 (scaniota, per altro), sta scalando le classifiche mondiali con la sua All over the world: pare il video sia uscito (oltre che in Svezia e Polonia - sapete che la Polonia ha sempre release di roba scandinava) nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Brasile. Poi c'è la Russia e altri stati, ma insomma, lui è Ola e se non cliccate non avete buon gusto.
Tutta sta pippa per dirvi che c'è una canzone uscita da poco di un cantante che non amo alla follia, ma che mi ha fatto tanto ridere e quindi non potevo non farlo notare. Peter Jöback. Ne abbiamo parlato nel 2010 quando ha partecipato - facendo anche un po' schifo - al Melodifestivalen con Hollow, dove lui diceva cose tristissime e aveva la stessa espressione divertita (che è stranamente cambiata quando in Finale ha capito avrebbe perso), poi abbiamo lasciato perdere.
Peter è tornato. Con un CD dal titolo doppio: Livet, kärleken och döden - La vie, l'amour e la mort. Insomma, La vita, l'amore e la morte, ma perché non dire Life, Love and Death o I zoì, i agàpi kai to thànato? Quando ho scritto questa domanda pensavo di lasciarla sospesa, un po' tipo battuta. Invece è una domanda giusta: perché uno svedese ci infila roba in francese? Perché praticamente Mr. Jöback ha scritto metà delle canzoni e tradotto dei successi francesi in svedese. Buona idea, nulla da dire, ma il primo singolo è già fuori e si intitola Jag har dig nu, ovvero "ti ho, ora". Che alla fine è una canzone piacevolissima!
Ma il disagio è arrivato quando Peter Jöback, felicissimo esponente della comunità omosessuale svedese e, come direbbe la nonna di una mia amica, conclamato, ha pubblicato il video per la suddetta canzone.
Lui con tale Izabel (che già orgasma dicendo parole random in un francese sensualissimo per tutta la canzone) fanno all'ammmmore per tre minuti e passa di video. Problema: lui ha la stessa virilità di un unicorno rosa con la chioma fucsia. E mentre lei esplora il di lui corpo, lui fa delle facce da signorina-durante-l'atto-orale che levatevi.
Quindi, Peter, amore. La prossima volta che fai un video "scandalo" fingendo di essere eterosessuale, guarda almeno qualche filmino amatoriale di preparazione!