domenica 1 gennaio 2012

The Worst of 12p4Se!

Buon 2012 a tutti quanti! Siccome non sapevamo cosa fare per il primo giorno dell'anno, abbiamo deciso di riempire lo spazio con un bellissimo post sui migliori momenti a Düsseldorf, così per augurarci un anno migliore del 2011, anche se a casa!
  • Se dovessimo partire con un elenco delle cagate avventure di Düsseldorf inizierei subito con il volo aereo sopra la città. Atterrando io ho iniziato a strillare GUARDA IL RENO! quando in realtà era un'autostrada. Ma su.
  • Perché dovevamo capirlo che sarebbe stato un delirio, il giorno dopo la prima persona che abbiamo incontrato è stata Stella Mwangi. Che si strafogava con un panino gigantesco. E per il resto del viaggio ha mangiato come una maiala: sarà un nuovo tipo di dieta norvegese?
  • In poche ore ne avevamo fuori dagli occhi delle Mele. Perché la Metro (sì, la stessa che c'è in Italia), in quanto sponsor sul posto dell'ESC, ha riempito chiunque di mele, chiedendo ogni due per tre se ne volevamo una. Ad un certo punto conoscevamo tutte le hostess che a quanto erano smaronate avrebbero iniziato a giocarci a Baseball con le mele.
  • Siccome non riuscivamo ad arrivare all'Euroclub, ci siamo affidati a tecniche sofisticatissime. A parte essere andati dalla parte sbagliata rispetto all'Euroclub, ci siamo accorti di essere in direzione corretta quando dei greci si sono messi ad urlare OPA! PAME! FIGA ME! Per poi trovarsi in mezzo ad una strada dicendo "chissà quale è tra questi il club" *I DANCE ALONE* "Ma io questa canzone la conosco!" *WITH THE MUSIC PLAYING HAAARD* "Toh. Siamo arrivati".
  • Una cosa che Erika non sopportava più era "Something in your eyes". Era la sveglia del mio cellulare, figuratevi che ogni mattina partiva Jenny Silver. Giusto per dare un tono schlager alla giornata.
  • Qualcuno dopo avermi sentito delirare sul fatto che il nostro hotel avesse una colazione un po' di... beh - tipico estero aveva più roba salata che dolce - è riuscita a presentarsi al tavolino con un piatto di Mortadella coi Peperoni. Buon-Dio.
  • Ora tocca alle costanti dell'ESC: cose che abbiamo visto tutti i giorni. A parte la nostra ora svedese alla mattina (dalle 9 alle 10 quando non c'era nessuno in Sala Stampa e noi ci facevamo i cazzi nostri), una costante era Paradise Oskar che viaggiava da solo ovunque. Arena, Euroclub, Düsseldorf... ispirava troppa tenerezza quel ragazzo! Al contrario abbiamo sempre ignorato i georgiani e i turchi che erano ovunque. Tanto che ad un certo punto la Sala Stampa si è assiepata intorno ad un tavolo dove gli Eldrine (e non sappiamo ancora come si pronunci) stavano cantando roba a caso e noi: "CHI È?" "I georgiani" "oh. Chissene".
  • Altre costanti. A parte il bere coca cola gratis e cappuccini a non finire (finché non ho scoperto il potere dello showdesk l'acqua era a pagamento, ma i caffè e derivati no), continuare a dire cagate sugli islandesi e la felicità della Vedova mentre girava per la sala stampa o l'Euroclub. E ad un certo punto aspettarsi di venire fulminati da Sjonni Brink in tronco.
  • Una delle prime mattine però abbiamo fatto subito amicizia con i giornalisti di ESCKaz e di All Kinds of Everything. Immaginatevi una Sala Stampa quasi silenziosa, io che apro l'elenco degli spokeperson per la finale e urlo "SWEET MOTHER OF GOD!". Risate a non finire dei britannici e Sam, la giornalista americana, che si mette a giustificarmi dicendo che lei preferisce bestemmiare in Spagnolo.
  • Salire in ascensore un paio di giornate con questa tizia con scritto D3 (ovvero Artista) e chiedersi "ma da dove minchia è saltata fuori questa?", rendersi conto dopo giorni di essere in albergo con i Moldavi e gli Albanesi e solo dopo aver guardato la Semi capire che la tizia era la cretina sul monociclo (ah, e ripetere ogni volta che quando l'ascensore faceva un rumore era perché c'era un cadavere nascosto sopra. Colpa mia che guardo Bones e in una puntata era successo ciò.)
  • Vedere l'autobus italiano e scambiarlo per sessanta nazioni, prima di confermare che è l'autobus Francese e rendersi conto che il tricolore francese non è verde-bianco-rosso. Solo lì capire che stavamo per essere tirati sotto dalla RAI.
  • Abbiamo passato una stagione a dire quanto è inutile Eric Saade e poi, all'Euroclub, appena visto, gli siamo corsi incontro come ragazzine e gli abbiamo chiesto foto in stile fangirl. Epico. Quanto la foto con Vorobyov: la macchina fotografica si è scaricata proprio mentre lo stoccacciavamo.
  • Un grazie (più che raccontare) particolare alle persone dello showdesk a cui ho fatto una pena terribile e che mi hanno rifilato un piatto intero di cioccolatini e bottiglie di Coca Cola come se stessi per morire in poche ore. E grazie al ragazzo che da lì ogni volta che mi beccava mi urlava OOOOH SAN MARINOOOOO!
  • Pare siamo finiti in un video di eurovision.tv (perso) dove sventoliamo convintissimi una bandiera sammarinese. Il prezzo della fama: perdere ogni dignità.
  • Ma vogliamo parlare della Welcome Reception al Tonhalle? A parte aver fatto foto con chiunque trovassimo intorno a noi, il momento epico è stato (a parte Loucas Yiorkas con lo sguardo da porco e Erika quasi stuprata da Ilievski) chiedere una foto agli AFIL che quasi limonavano tra loro lì. Sul posto. Beh. Ah sì, abbiamo anche concluso la serata girando a fregare i centrotavola a forma di cuore del Tonhalle. PERFETTO per una cena di San Valentino!
  • Abbiamo fatto anche lavoro culinario: tagliato il formaggio per il party di San Marino. Essenzialmente giravamo un coso su una superficie di grana, ma con una eleganza che figuratevi!
  • E per chiudere: l'albanese incazzatissima, l'11 maggio mentre urla SERBIA SERBIA e tante altre maledizioni.