domenica 29 dicembre 2013

Ma l'nf albanese è sempre stata così lunga?

Dopo tre entusiasmanti (!) ore di spettacolo abbiamo la seconda canzone dell'Eurovision 2014. Si intitola Zemërimi i një nate, è cantata da Herciana Matmuja con testo di Jorgo Papingji e musica di Genti Lako. Probabilmente ci sono tante analisi tecniche da fare, ma pff, analizzare una canzone albanese cinque minuti dopo la selezione è tempo sprecato. Posso però dirvi che è un brano interessante già da ora, quindi se lo stravolgono nel consueto revamp... boh, probabilmente sbatterò i pugni sul tavolo. Così mi voglio, ribelle.

Ma veniamo alle cose importanti del Festival! Sappiate che si è sfiorata la tragedia, Frederik Ndoci stava prendendo troppi punti. Ma d'altronde cosa ci si può aspettare da una giuria composta da ultracentenari che non sono nemmeno sicuri della loro collocazione nello spazio-tempo? La lettura dei voti del primo giurato è stata terribile, si è perso ripetutamente per strada.

Il punto più importante è ovviamente LO SCOREBOARD. Se pensate che questo sia il motivo principale che mi spinge a guardare l'Albania... avete ragione. Posso gioiosamente annunciarvi che l'Albania ha raggiunto la modernità in questo campo, con uno scoreboard funzionale e guardabile. Certo, ha i microfoni che fischiano come un azero ai voti armeni (boh, mi piace quest'immagine), ma insomma, i microfoni in uno show musicale non contano se hai uno scoreboard bello.

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