sabato 1 febbraio 2014

Melodifestivalen 2014 - Deltävling #1 - Malmö

Siamo pronti? Siamo carichi? Non lo so, ma potrei fare anche dei popcorn, quindi boh, adesso vediamo. COMUNQUE! Benvenuti al primo live del Melodifestivalen 2014! Siete carichie pronti? Noi sì. Cioè, io sono a little bit grumpy, quindi potrei fare l'acido tutta sera, ma insomma. Via. Otto canzoni, due in finale, due in andra chansen, tanto divertimento e tanto ridere in 90 minuti.
Come ogni volta il benvenuto è Radiohjälpen, che menomale hanno cambiato la pubblicità, ché quella precedente era bruttina. Ed ecco la bellissima forma della Svezia che ci dice che sì, è ora di lottare. Ci viene ricordato che cosa è successo l'anno scorso (wow, un puttanaio) e via. E ci ricordano pure che c'è stato l'ESC. Strano, chissà perché. Ed è guerra contro i flauti, anche perché i danesi non possono vincere così facilmente e i conduttori ce lo ricordano. Ed è subito parodia della canzone danese. Rubano pure un flauto a quella delle Timoteij e li bruciano.
L'idea è: andiamo di là in treno e ci riprendiamo il trofeo. Non so se ce la faremo, comunque. Stanno facendo riti propiziatori per epurare l'arena, soprattutto nel punto dove Loreen ha dovuto consegnare il premio alla De Forest.
1. YOHIO - To the end - Andreas Johnson, Johan Lyander, Peter Kvint, YOHIO
Hanno avuto anche la gioiosa idea di rifare il catwalk. CHE CULO. Allora. È una canzone di Andrea Johnson, ma molto più movimentata e meglio arrangiata. Certo, sembra tantissimo Tell the world I'm here di Ulrik Munther, però... apriamo la parentesi presenza sul palco? Non sta facendo nulla. Non si muove. E soprattutto. Da quando va di moda l'anoressia maschile? Tutte le volte a me dicono che sono troppo magro, a lui niente? Grazie. Ingrati. Comunque al solito è vestito esageratamente. Meno dell'anno scorso, però: non è bianco e rosa, almeno. È nero e oro. Vocalmente è perfetto, certo, ma il resto...
2. Mahan Moin - Aleo - Mahan Moin, Anderz Wrethov
Come stile non siamo lontanissimi da quello della DeForest, ma poi c'è quel sapore schlager che salta dentro random... però lo staging è un attimo fuffa. Lei ha una bellissima voce, ma poco fiato. E davvero, la presentazione non rappresenta per niente la canzone. Sono sotto choc.
3. Linus Svenning - Bröder - Fredrik Kempe
Lui ha fatto tante cover su YouTube e le persone lo amano per questo. Problema di fondo: su un palco è quasi impresentabile. Erika mi fa notare che "kära kära bröder" è ad un passo da "cara cara mia" e l'autore è quello. Riassumerei la canzone come una toccante ballad rock cantata da uno che non ha ancora deciso se fondare la sua band metal o no. Comunque la canzone è un inno a suo fratello che è morto anni fa. Livelli di patetismo esagerati.
4. Elisa Lindström - Casanova - Ingela "Pling" Forsman, Bobby Ljunggren, Jimmy Jansson
Schlager. Dansband. Schlager. La solita biondona che sorride immersa tra gli uomini. Presentazione alla Material Girl con lei sulle scale (che non sono rosa, ma dorate) e i ballerni intorno. E perché no. Coriandoli in chiusura.
5. Alvaro Estrella - Bedroom - Jakke Erixson, Jon Bordon, Loren Francis, Kristofer Östergren
Io e l'altra abbiamo deciso che ci piace il completo di Estrella e che gli sta molto bene, aspetto esca da H&M e vediamo se mi dovesse stare bene. Inizia disastrosamente ma si riprende e ha anche una pedana scorrevole tipo Sakis Rouvas nel 2009. E un cubo di plexiglas tipo l'azero di quest'anno. Non male, dai.
6. Ellen Benediktson - Songbird - Sharon Vaughn, Johan Fransson, Tim Larsson, Tobias Lundgren
Sì, questa è quella che hanno tirato su dalle prove dell'ESC. Lo stile è Hallelujah nella versione di Wainwright, misto a I did it for love di Jessica Andersson e lei canta un po' come Linnea Henriksson. Staging semplice, ma voce perfetta e interpretazione perfetta. Brava!
7. Sylvester Schlegel - Bygdens Son - Sylvester Schlegel
Diciamo che lui ha una voce particolare. È totalmente a caso. Non riuscirei a descriverlo nemmeno se mi ci impegnassi: è un pezzo che poteva benissimo essere degli Ark degli ultimi tempi cantato da uno che non ha propriamente la voce che ascoltereste cn piacere.
8. Helena Paparizou - Survivor - Bobby Ljunggren, Henrik Wikström, Karl-Ola Kjellholm, Sharon Vaughn
Lei è un attimo ingrassata. Ma giusto un attimo. La canzone è la più forte della serata, lei sola sul palco, la telecamera che la segue, ma tra voce e interpretazione perfetta risulta come l'esibizione più forte di oggi.

VI HAR ETT RESULTAT Le 5 che passano al secondo turno di votazioni sono: Bröder, Casanova, Songbird, Survivor e To the end!

Qui siamo disturbati psicologicamente per Alvaro Estrella. Non siamo pronti ai risultati di oggi. Cioè. L'intero interval act filmato è per dare dei disadattati fuori di testa ai danesi. Aaaaaah, l'odio nordico. Il momento migliore della serata è stato l'arrivo di Gina Dirawi via iPad. E la El Rafai che le mostra la vagina è stato un momento molto alto.
VI HAR ETT RESULTAT finalmente che la serata stava diventando un po' imbarazzante.
IN FINALE: YOHIO - To the end.
In Andra Chansen: Linus Svenning - Bröder e Helena Paparizou - Survivor.
IN FINALE: Ellen Benediktsson - Songbird
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