sabato 8 marzo 2014

Melodifestivalen 2014 - Final - Stockholm

E siamo pronti dalla Friends Arena (cioè. La versione brianzola/sarda della Friends Arena) per portarvi il live della serata più importante delle sei (e la selezione più importante del mondo! Ok forse per noi). Noi abbiamo un po' d'ansia ed eccitazione anche perché le scommesse non ci riescono a dare un vincitore confermato e quindi sarà tutto da vedere. Soprattutto perché stasera c'è la giuria! Lovely. Ok, sedetevi, preparatevi. Saranno due ore intense.
E si parte di Te Deum! Ogni volta mi stupisco, oca come sono. Ed ecco il recap di quello che è successo nelle ultime 5 settimane. Che non è molto raccomandabile, meno male che fanno vedere solo i finalisti e non tanto le parti di intrattenimento. E QUINDI SI INIZIA.
Scusate, vorremmo riassumere cosa sta succedendo, ma siamo spaventati dalla Perrelli vestita da sirenetta. Wonderful, wonderful Copenhagen. Ho tanta paura siano ironici e questa cosa si ritorcerà contro la SVT.
Allora. Presentano gli artisti sulla canzone di Rasmus Seebach "Natteravn" che dice essenzialmente "Io cerco te" - che scritto in danese è orribile quindi vi risparmio questa cosa.
I conduttori - toh, ci sono anche loro bah - sono vestiti a bandiera della bielorussia sbiadita, in rosso antico e verde bottiglia.
1. Anton Ewald - Natural - John Lundvik
A parte che hanno fatto delle cartoline da epilessia. Attacca già male e gli infilano dietro mille cori. Diciamo che ora a rivederlo dopo settimane è un po'... boh. Bravo a ballare, ma la coreografia è un po' ripetitiva e non ai livelli di Begging. Oltretutto (non commento il canto) il testo di questa canzone è davvero atroce e melenso. A metà canzone già non ce la fa più, ma non preoccupatevi! Ci sono dei supereroi chiamati backing vocals! E non sono nemmeno così buoni questi backing. BENE.
2. Ellen Benediktson - Songbird - Sharon Vaughn, Johan Fransson, Tim Larsson, Tobias Lundgren
Ora che non ha più la "tranquillità" della semifinale (ovvero: chi si aspettava che finisse in finale) non è così perfetta come nella semi, ma riprende. Sempre elegante, anche se, dopo diversi ascolti, sono davvero sicuro sia figlia di Hallelujah in versione di Wainwright. Hanno aggiunto un po' di movimento suo alla fine ed è subito diventata una cosa cheap, peccato.
3. Alcazar - Blame It on the Disco - Fredrik Kempe, David Kreuger, Hamid "K-One" Pirouzpanah
Abitando io sottotetto potrei anche pensare di installare la palla da discoteca a discesa in stile ascensore. E se non tocco troppo la struttura del condominio non devo chiedere all'assemblea! Ciò detto. Troppi cori. E quel "come out and play with Alcazar" magari anche meno. Certo, lo spettacolo è tanto, ma c'erano così tante canzoni che meritavano uno spazio in finale...
4. Oscar Zia - Yes We Can - Fredrik Kempe, David Kreuger, Hamed "K-One" Pirouzpanah
Attacca urlando a caso per scaldare il pubblico, ma magari anche no. Stona tutto l'inizio e beh. Sarà più divertente di quanto immaginavo. Continua a sembrarmi una traccia tirata fuori dagli archivi dei Backstreet Boys. È preoccupante il fatto che io sappia i nomi di alcuni dei suoi ballerini?
5. Linus Svenning - Bröder - Fredrik Kempe
Inizia meglio di tutte le esibizione fatte finora. Continuo a non essere convinto dalla sua immagine straziata che mi inquieta un attimo. Probabilmente era una canzone più da asta che da microfono, anche perché poi non sa dove mettere l'altro braccio e quello che regge il microfono lo impalla un attimo. La cosa che fa un po' senso è questo che si strugge e dietro l'intero pubblico che saltella gioioso. No, sta parlando di un morto su.
6. Helena Paparizou - Survivor - Bobby Ljunggren, Henrik Wikström, Karl-Ola Kjellholm, Sharon Vaughn
Ok, la camicia oro e nero è stata una scelta errata, visto che la fa sembrare gigantesca. Lei comunque è una grande performer. L'intera esibizione sa muoversi perfettamente e sottolineare i punti della canzone sia vocalmente che fisicamente. Non sono convinto da questo colore di capelli, anche se la fa sembrare una appena tornata da qualche vacanza al sole. Magari in Grecia (che gran battuta). Finisce con pirotecnico oro e windmachine. Quale modo migliore?
7. Yohio - To the End - Andreas Johnson, Johan Lyander, Peter Kvint, Yohio
Qui c'è gente che urla "Sole sole sole Solange". Ok sono io, però. Questa esibizione è davvero stata ritoccata nei suoi toni, ma troppo. Cioè: lui sa anche cantare live, però sembra uno vestito un po' strano imbarazzato. O censurato dal preside che gli chiede di non ballare sensualmente e quindi rimane fermo in un punto e basta.
8. Sanna Nielsen - Undo - Fredrik Kempe, David Kreuger, Hamed "K-One" Pirouzpanah
La favorita - fino a ieri, tipo. C'è qualcosa di non convincente nella giuria sui pezzi chiave della canzone, ma va beh. È tanto spoglio, forse troppo. Ma allo stesso tempo non è abbastanza buio. Lei ha ancora problemi con ste maledettissime braccia che mulina come se non ci fosse un domani. Dai, Sanna, dai.
9. Panetoz - Efter solsken - Johan Hirvi, Mats Lie Skåre, Nebeyu Baheru, Njol Badjie, Pa Modou Badjie
Loro sono... beh, divertenti. Ma sono essenzialmente il riempitivo della serata, prima di dare il botto con l'ultima canzone. Devo dire che sono meglio sulle parti rappate rispetto alla prima volta e hanno sistemato i volumi audio, infatti suona molto meglio e molto meno confusionaria. Certo, non è coinvolgente come la versione studio, però...
10. Ace Wilder - Busy Doin' Nothin' - Ace Wilder, Joy Deb, Linnéa Deb
Ed ecco la nuova favorita dalle scommesse. Infatti l'arena impazzisce sul suo arrivo. Lo staging è semplice ma perfetto, diciamo che se dovessimo portarla a Copenhagen avremmo bisogno di lavorare tanto sui cori che beh. Sono troppi.

Siccome sono i 40 anni degli ABBA, si parte con l'interval act/dedica. Salgono sul palco Marie Bergman (vincitrice tre volte del Mello) che canta "Knowing me, knowing you", Malena Ernman (vincitrice 2009) che canta "Chiquitita", Charlotte Perrelli (1999 e 2008) con "Gimme, gimme, gimme", Robin Stjernberg (2013) con "Thank you for the music".
Iniziano le votazioni della giuria!
1) Italia 1: YOHIO, 2: Helena Paparizou, 4: Oscar Zia, 6: Ellen Benediktsson, 8: Sanna Nielsen, 10: Alcazar, 12: Ace Wilder.
2) Germania 1: Oscar Zia, 2: Panetoz, 4: Ellen Benediktsson, 6: Helena Paparizou, 8: Alcazar, 10: Sanna Nielsen, 12: Linus Svenning.
3) Israele 1: Anton Ewald, 2: Linus Svenning, 4: YOHIO, 6: Helen Paparizou, 8: Alcazar, 10: Sanna Nielsen, 12: Ace Wilder
Sanna 28 punti, Alcazar 26 e Ace 24
4) Francia 1: Ellen Benediktsson, 2: YOHIO, 4: Helena Paparizou, 6: Linus Svenning, 8: Ace Wilder, 10: Sanna Nielsen, 12: Alcazar
5) Paesi Bassi 1: Linus Svenning, 2: Helena Paparizou, 4: Sanna Nielsen, 6: Alcazar, 8: Panetoz, 10: Ellen Benediktsson, 12: Ace Wilder
6) Malta 1: Ace Wilder, 2: Anton Ewald, 4: YOHIO, 6: Alcazar, 8: Oscar Zia, 10: Sanna Nielsen, 12: Helena Paparizou
7) Russia 1: Helena Paparizou, 2: Ellen Benediktsson, 4: Oscar Zia, 6: YOHIO, 8: Sanna Nielsen, 10: Linus Svenning, 12: Ace Wiler
Prima Sanna con 60 punti, seconda Ace con 57 e terzi gli Alcazar con 50 punti
8) Regno Unito 1: Linus Svenning, 2: Ellen Benediktsson, 4: Helena Paparizou, 6: Sanna Nielsen, 8: Oscar Zia, 10: Ace Wilder, 12: Alcazar
9) Estonia 1: Panetoz, 2: Helena Paparizou, 4: Ellen Benediktsson, 6: Sanna Nielsen, 8: YOHIO, 10: Ace Wilder, 12: Linus Svenning
10) Spagna 1: Anton Ewald, 2: Ellen Benediktsson, 4: YOHIO, 6: Oscar Zia, 8: Ace Wilder, 10: Helena Paparizou, 12: Sanna Nielsen
11) Danimarca 1: Oscar Zia, 2: Linus Svenning, 4: Panetoz, 6: Sanna Nielsen, 8: Helena Paparizou, 10: YOHIO, 12: Ace Wilder
Dopo le giurie: prima Ace Wilder con 97 punti, seconda Sanna Nielsen con 90 punti e terzi gli Alcazar con 62 punti.

Come ogni anno, la tradizione è rifare la canzone vincitrice dell'anno precedente. Quest'anno "You" di Robin Stjernberg l'arrangiamento è simile, ma è tradotta in svedese. Ed è purtroppo cantata dai conduttori che non si meritavano di far parte di questa tradizione che ci ha regalato grandi riedizioni.
VI HAR ETT RESULTAT Ecco i punti assegnati alle canzoni in gara.
14: Anton Ewald
18: Panetoz
21: Oscar Zia
27: Helena Paparizou
30: Ellen Benediktsson
37: Linus Svenning
43: YOHIO
48: Alcazar
113: Ace Wilder
122: Sanna Nielsen.

All'ESC SANNA NIELSEN così ce la leviamo dalle balle! Ok, dai non siamo così cattivi, però. PER DUE PUNTI VINCE! 212 contro 210 di Ace Wilder! GRATTIS!
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