lunedì 27 aprile 2009

Road to Eurovision Song Contest (12)





Lussemburgo, Lussemburgo
Canzone vincitrice: Herreys - Diggi-loo Diggi-ley - Svezia)

(Paesi ritirati: Grecia, Israele; paesi ritornanti: Irlanda)

Lo show fu condotto da una diciannovenne che fu molto rilassata nel condurre, cosa che non capitava mai nel contest. Sempre lei riuscì a fare un discorso in quattro lingue (inglese, francese, tedesco, lussemburghese).
La Svezia vinse (e le scarpe oro degli Herreys sono diventati un cult), mentre Israele aveva un'altra festività per non poter partecipare.


Göteborg, Svezia
Canzone vincitrice: Bobbysocks - La det swinge

(Paesi ritirati: Paesi Bassi, Yugoslavia; paesi ritornati: Grecia, Israele)

Le votazioni furono molto intense, tanto che la Norvegia vinse alle ultimissime giurie. Lill Lindfors, conduttrice dell'ESC, si congratulò con le ragazze del duo dicendo di essere molto contenta per loro, vista la marea di nul points ricevuti. Le ragazze ribatterono che se lei era felice, si immaginasse loro.
I Paesi Bassi rimasero a casa per la festa dei morti, mentre in Yugoslavia era l'anniersario della morte di Tito.


Bergen, Norvegia
Canzone vincitrice: Sandra Kim - J'aime la vie

(Paesi debuttanti: Islanda; paesi ritirati: Grecia, Italia; paesi ritornati: Paesi Bassi, Yugoslavia)

Tra gli ospiti in sala parte dei reali norvegesi. Il budget fu ampissimo, visto che la Norvegia era contentissima di organizzare il festival, dopo tutte le ultime posizioni. La vincitrice belga aveva 13 anni (durante il concorso aveva detto di averne 15), la Svizzera cercò di squalificare la vittoria (erano arrivati secondi) ma non ce la fece.
La Grecia scelse la canzone, ma dopo l'estrazione delle posizioni di apparizione non si presentò.