40. Sub Focus - Tidal Wave
Questo è il prodotto di settimane e settimane di ascolto di BBC Radio1, ho detto tutto.
Sono state la rivelazione svedese dell’anno: urlano come sgualdrine, fanno party tutta la notte e poi tirano fuori anche canzoni più tranquille come questa. I love it.
Forse è un po’ troppo simile ad Amanda Jensen (anche nel nome), forse è un po’ esagerata con la sua pronuncia dell’inglese, ma alla fine un po’ l’amiamo. Ed esprime benissimo i pensieri di molti di noi, affermando che l’uomo (ma un po’ tutti) è bastardo. (Ed è subito Marcella Bella o Anna Tatangelo).
Niente, ci siamo caduti anche noi. Daremo sempre la colpa ai social network.
Non potevamo non premiare il gruppo svedese più amato del momento. Soprattutto perché io vorrei andare a vederli dal vivo, ma non passano in Italia. Maledetti.
Avrà curato l’herpes vaginale del 2009? Comunque: il turco è una delle lingue più belle della terra. Non potete dissentire, mi dispiace, non siamo in democrazia qui dentro.
Le quattro sgalletate preferite nostre (circa preferite. Insomma. Ecco) dopo il “successo” al Melodifestivalen sono tornate con qualcosa di finalmente meno folk e più apprezzabile. E poi mi viene voglia di estate ascoltandole (a me. Che odio l’estate),
Ok, un po’ è Jocke Berg ad aiutare la canzone, ma Adrian Lux è un ottimo produttore che consiglio a tutti. Amiamolo assieme, grazie!
La canzone che è andata peggio nella selezione nazionale ungherese (secondo i giudici), ma sempre un gran bel pezzone per ricordare che quando ci si impegna, anche l’Ungheria può farcela.
Islanda: perché non ti impegni sempre così?