domenica 10 febbraio 2013

The Sunday Review 2013 - 2/7

Buongiorno a tutti, buona domenica! Lo so, lo so, queste settimane non sono piene di sorprese come al solito, ma abbiamo qualcosa di cui parlare... partendo dalla Bulgaria che ha fatto la scelta giusta e porterà di nuovo Elitsa & Stoyan all'Eurovision. Anche perché è stata l'unica volta in cui si sono qualificati per la finale. Che, oddio, sono anche un po' sfigati: a parte 2005, 2006, 2009 e 2010 dove è stato disastro in semifinale, sono sempre arrivati 11i o 12i. Moving on, apprezziamo la scelta e aggiungiamo i nostri complimenti - pregando la canzone sia carina.
Già da ora ci armiamo di pazienza e delirio perché questa settimana è San Valentino, è Sanremo e siamo ad un altro delta del Mello. Risultato: abbiamo Cipro e Slovenia che presentano il 14, con Germania che sceglie. Il 15 Austria, il 16 Lettonia e il Melodifestivalen - Delta 3. Ma iniziamo a vedere i tre risultati di questa settimana!
Siccome serviva una persona di gusto e spessore, dopo il risultato dell'anno scorso (che parliamone: la canzone finlandese del 2012 non era male, ma lei, quei capelli rosso menopausa e quel vestito... sarebbe arrivata in 10° posto se fosse stata messa meglio!) dovuto all'eleganza e la romanticheria del tutto (il testo era dedicato alla madre di Pernilla) ad una richiesta di matrimonio poco ortodossa che beh. Insomma, Krista Siegfrieds canterà Marry me a Malmö. Lei è svedese di Finlandia, la canzone potrebbe essere benissimo uscita da un CD di Avril Lavigne e ora ce la teniamo così.
Anche la Norvegia ha scelto. Polemiche sul fatto che la cantante sia la direttrice artistica della terza radio pubblica norvegese (che si chiama come la terza pubblica svedese, ma immagino sia più fuffa), ma alla fine è una dietro le quinte che ha vinto per il pezzo (come ho detto ieri: si vedeva lontano un miglio che avrebbe vinto, già dall'esibizione in seconda semi) e non per il suo nome. Lei è molto elegante, molto raffinata, la canzone è di un'elettronica quasi pesante (che per altro si chiama "I feed you my love" e sì, a parte la somiglianza dello staging con i Garbage, anche la Berger ha questo stile un po' scuro - tanto che il suo prossimo CD si intitolerà "punizioni corporali" e non sto scherzando) e la mia domanda è: riuscirà a sciogliersi davanti alla telecamera dell'ESC a Malmö? Per ora la Danimarca batte la Norvegia, poi vedremo.
E poi alla fine in Svezia trionfa sempre la musica! Non è vero. Allora. Sorpresa per l'eliminazione delle Swedish House Wives (Wahlgren, Silver, Hedlund), perché all'inizio erano partite bene sul poll della SVT su Facebook, ma poi sono finite fuori da tutto. Sorpresa per l'ottavo posto di Cans (da quando il dansband fa così poco appeal?), sorpresa per la Olsson (sconosciuta a tutti) che arriva quinta, meno sorpresa per Wolff, con una canzone nostalgica e difficile, che rimane nelle ultime tre posizioni.
Passando all'Andra Chansen: sorpresa per Erik Segerstedt&Tone Damli (ok, in realtà sorpresa mia, visti i nomi era quasi probabile andassero in finale) e sorpresa per Anton Ewald, che tutti vedevano già in finale supportato da milioni di ragazzine col suo sorriso ammiccante (e la faccia da schiaffi. Ma va beh), ma ben punito per aver cantato circa due parole su tutta la canzone (e il resto erano backing registrati).
In finale: sorpresa per Louise Hoffsten (che tutti davano a casa senza problemi. E lei pure. Ma vi riassumo le facce di lei e la Olsson: rimangono in gara loro due, una quinto posto e una in finale. Dicono Segerstedt in Andra e quindi la Olsson fa una faccia da "porca vacca sono stata eliminata, figurati se votano me rispetto alla Hoffsten che ha una storia personale più interessante e una carriera più lunga", la Hoffsten bella tranquilla che pensa "ah, che paese gioioso che premia ancora i giovani con del talento! E non mi è andata male: quinto posto, mica ultima!" e trac. Le hanno dovuto spiegare che era andata in Finale e che no, la SVT non aveva sbagliato) e meno sorpresa per Sean Banan. Ma ora che è in finale, probabilmente finirà verso il fondo della classifica.