martedì 4 marzo 2014

Children of the UK

Il Regno Unito è una di quelle nazioni spaventose che da un momento all'altro potrebbe tirare fuori una cagata pazzesca. La cosa peggiore è che fingono anche di interessarsi, poi ti scelgono un vecchio che in studio sembra perfetto (ma immagino almeno ottanta take a canzone) e un'ubriacona da trent'anni poco famosa che fa fatica a cantare le sue stesse canzoni.
Ecco. Detto così lo scenario non è roseo. Soprattutto se pensate alla porcheria (che alla mia collega piace) che hanno scelto nel 2010 portando lo show indietro di almeno trent'anni.
Ecco. Poi la gente ride del Regno Unito. E il Regno Unito un po' si incazza e fa la faccetta brutta. E quindi il Regno Unito si siede ad un tavolo e si impegna e ce la fa.
Che voglio dire. Sei il Regno Unito, sei una delle nazioni più portate a farcela. Non devi nemmeno sentirti in colpa a cantare in inglese perché è la tua canzone.
Quindi. Pare che la BBC si sia guardata intorno quest'anno: ha cercato di capire cosa volesse il suo popolo, di cosa parlassero male, quali fossero i grandi problemi dietro ai suoi act (che oddio. Ci vorrebbe poco se fossero un minimo autocritici) e hanno capito che avevano bisogno di qualcosa apposta per lo show, giovane, fresco e che fosse cantanto da un'ottima performer dal vivo.
All'inizio dicevano una cantante scozzese, ma alla fine hanno tirato su una dal Leicestershire (si pronuncia lèstershire, la ce è muta) e hanno avuto anche una canzone fresca - ma non freschissima ecco.
Ovvero: non ho nulla di male contro la canzone, ma un po' mi ricorda una versione meno incazzata e più britannica di Amandine Burgeoise.
Comunque. Hanno registrato un piccolo show di 12 minuti in un locale a Londra con parte dell'OGAE UK e c'era un embargo sul nome che stranamente è crollato solo ieri mattina, a poche ore della trasmissione. E fa strano, conoscendo la stampa UK.
Ma comunuqe: lei è Molly Smitten-Downes, è un'artista emergente che ha collaborato con BBC Introducing e questa è la sua Children of the universe. Alcuni prospettano una Top10 per l'UK. Ce la faranno?
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