venerdì 9 maggio 2014

LIVE! La prova della giuria della FINALE

Come spiegare l'opening act di quest'anno? C'è gente che corre à la mission impossible per arrivare in arena. Che è una rappresentazione della realtà. Poi corrono sotto le bandiere sul palco e c'è un minuto di pirotecnici. Senza niente. Pirotecnici e basta.
E ora. La cerimonia della presentazione dei cantanti: ogni nazione viene chiamata sul palco dicendo il nome in inglese, francese e lingua nazionale. È abbastanza tanto noioso. L'anno scorso era decisamente più entertaining.
Prima o poi impareranno a dire Good evening europe in coro e non ognuno per i fatti suoi, però. Non si sa perché parlino in cinese. Perché it has a worldwide audience, dicono, ma insomma. No.
1. Ucraina - Mariya Yaremchuk - Tick Tock
Ormai alla sessantesima esibizione non ti dici nemmeno più che fa ridere la ruota del criceto e lasci perdere. Comunque non avevo notato (oppure ero trppo preso dal ridere) la super wind machine che la ribalta praticamente. Niente, è una macchinina da guerra, non ne sbaglia una. E sapendo le prossime canzoni in arrivo è un preludio al tettame.
2. Bielorussia - TEO - Cheesecake
L'odio profondo. Non per altro, ma non si può nemmeno mangiare cheesecake in pace qui che ti nominano lui. Il fatto che questa canzone sia seconda è perfetto. Così siamo sicuri, per la maledizione del numero 2, che non vincerà. E se lo merita. Però beh. Sa cantare, non si può negare.
3. Azerbaijan - Dilara - Start a fire
Se almeno parlasse inglese. Non chiedo tanto, un minimo di inglese. La base. Perché sembra super affranta, ma nessuno può capire di cosa sta cantando. Però brava. Dopotutto possono permettersi i più grandi coreografi e scenografi. E produttori musicali.
4. Islanda - Pollapönk - No prejudice
Super momento cazzaro. È questo che funziona della loro canzone: sono tranquilli e interessati solo a fare il loro lavoro e non al numero di voti finali. Diciamo che è quel delirio psicologico che ad alcuni piace e che ha un senso in finale, per intrattenere e rendere più piacevole la corsa alle canzoni. Però forse è stata messa troppo presto nell'ordine di uscita.
5. Norvegia - Carl Espen - Silent storm
Tutti in sala stampa non capivano come potesse piacere uno del genere, ma l'orsacchiottone è l'orsacchiottone. E infatti è di nuovo qui. Devo dire che devo sempre trattenermi in sala stampa perché mi viene da cantarla tutta ad alta voce e magari anche no. Bravo, peccato per i danesi che fischino in sottofondo. Stronzi.
6. Romania - Paula&Ovi - Miracle
L'ologramma NO. Davvero, è una cosa terribile. È proprio da esibizione di maghi sfigati durante il capodanno su TVR1. Lui ha dei momenti dove sembra vivo e dei momenti che ha quell'occhio da pesce lesso che anche no. Lei è convincente, se non avesse quella mania di strillare come non ci fosse un domani. Si vede che nessuno sta facendo disastri e che quindi non so di cosa parlare se non fare l'acido?
7. Armenia - Aram Mp3 - Not alone
Mia madre apprezza abbastsanza tanto questa canzone, quindi è passabile radiofonicamente in Italia. Però davvero. Doveva proprio scegliere l'outfit da senza tetto? È stata bella finché è durata, ecco. Mi dispiace per l'Armenia, ma mi sa che niente Yerevan 2015.
8. Montenegro - Sergej Cetkovic - Moj Svijet
Molto bravo il montenegrino gigantesco. E l'esibizione è davvero ottima. Ovviamente riceverà molti punti dalle slave e tutti subito a criticarlo. Ma sapete che vi dico? Lo votere pure io, ecco. E se fossi slavo lo amerei perché è un grande nome con una grande canzone. Tiè. (Oggi sono un po' acido eh).
9. Polonia - Donatan&Cleo - My Slowianie (We are slavic)
In sala stampa vorremmo essere tutti Slavic Girls. C'è anche una foto a testimone. Hanno capito tutto dalla vita e le amo perché sono l'esibizione più vera e onesta di quest'anno. E anche se è troppo esplicita sessualmente fa bene. Questa è l'immagine che l'estero ha voluto crearsi dell'est e ora sanno come sfruttarci. (Che vergogna essere contento per la Polonia)
10. Grecia - Freaky Fortune & Riskykidd - Rise Up
Niente, è il momento cazzaro della sala stampa (vuota, ma va beh). C'è qualcosa che si impossessa di me ogni volta che attacca Riskykidd, come un senso urban e streetstyle innato che la Brianza ti insegna involontariamente. Gangsta party proprio. Immagino che le vendite dei trampolini aumenteranno ora.
11. Austria - Conchita Wurst - Rise like a phoenix
Perfetta. (Una nota più seria. Vi spammo questo altro mio post che è abbastanza importante)
12. Germania - Elaiza - Is it right?
Prima volta che vediamo per bene queste sul palco. Cioè. Le altre prove sono ovviamente meno cariche di questa, quindi è difficile inquadrarle. Il backdrop mi pare diverso rispetto alle prime prove e infatti è molto più bello e più caldo. E lei si muove di più. Ovviamente non è ancora l'esibizione più piena di questa terra, ma almeno hanno sistemato la porcheria delle prime prove. Certo, le due ragazze con gli strumenti sembrano uscite da un complessino schlager anni 50, però. Ecco, l'unica cosa: Elaiza, impara a non gongolare come un pezzo del subbuteo. E meno stelle filanti la prossima volta. (Le si sono incastrate ovunque)
Pubblicità. Il record della nota più alta che va ad una cosa croata anni 90.
13. Svezia - Sanna Nielsen - Undo
A sto turno almeno la luce del palchetto non si è sminchiata. E i danesi non fischiano quanto sulla Norvegia. Avranno paura che Malmö li invada. Per altro lo standard: perfetta vocalmente. Però quei capelli lì...
14. Francia - Twin twin - Moustache
Loro sono dei casinari che non immaginate. A questo turno però il cantante riesce a farcela e a non urlare a caso. Uno dei tre è in mutande e l'altro in leggins stampati. Hanno sistemato il backdrop e ora è molto più godibile televisivamente (prima era davvero pesante). Diciamo che potrebbero attirare tanti voti dei più giovani.
15. Russia - Le Tolmachëvy - Shine
The soviet girls they like to invade like nobody like nobody. Sembra non abbiano voce e sull'attacco sembra una canzone di gainsbourg di Dio sa quanti decenni fa. La canzone è un attimo vuota e il titolo è davvero banale. Dai muoviamoci che voglio andare all'Euroclub.
16. Italia - Emma Marrone - La mia città
Va beh. La cartolina è un cliché. Basilico pomodoro e mozzarella. Giuro. Non sono molto fan dello stile imperatrice à la Versace, davvero. Però almeno risalta. Hanno alzato il volume dei backing un attimino. Probabilmente è un attimo uno shock a prima vista. Però ora guarda in camera! E no, la gattonata proprio no.
17. Slovenia - Tinkara Kovac - Spet/Round and round
Però davvero. Doveva scegliere quelle spalline gigantesche? Sono contento sia in finale perché si è certamente impegnata più dell'Irlanda che comunque aveva una canzone simile. Ma ha uno staging un po' esagerato. La regina della disperazione.
18. Finlandia - Softengine - Something better
Questi sono in fase adolescente ormonale eppure l'unica emozione che dimostrano è "ah ma davvero dobbiamo fare sta cosa?". Però sono bravi. E poi un altro anno di blocco scandinavo in finale, voglio dire!
19. Spagna - Ruth Lorenzo - Dancing in the rain
Il palco è davvero ben ragionato. Lei ha un effetto bagnato perfetto da Dancing in the rain e sembra che davvero piova sul palco. Vocalmente impeccabile, non sembra nemmeno un'esibizione spagnola. Anche se quando urla poi sembra davvero uscita dalla tradizone musicale spagnola e forse la penalizzerà.
20. Svizzera - Sebalter - Hunter of stars
Sembra che abbia un po' di problemi vocali. Niente di preoccupante: solo un po' di voce roca, ma non sta malissimo. L'esplosione all'inizio dell'esibizione è un po' troppo, anche se in realtà lo rappresenta molto. E poi fa molto il fatto che riesca a tirare dentro il pubblico anche solo applaudendo. Bravo Sebastiano, BRAVO.
21. Ungheria - Andras Kallay Saunders - Running
Il mascellone sembra sempre troppo dolorante e forse non era davvero il contesto adatto per questa canzone. Se avesse avuto un altro testo magari... anzi, un altro tema, poteva chiamarsi anche Running, ma magari correva via da un amore fallito. No? Diciamo che anche lui è un altro trombato con l'Armenia.
22. Malta - Firelight - Coming Home
Cosa c'è da dire di Malta? Sono sempre bravi. Forse perché loro si stanno davvero divertendo a differenza di altri. Mi sa che faranno un ottimo risultato anche a questo turno, maledetti loro.
23. Danimarca - Basim - Cliché love song
Ha evidentemente scelto una canzone di una tonalità troppo alta per lui e si sente che sta per morire da un momento all'altro. L'esibizione alla Bruno Mars mi infastidisce. Diciamo che non è la canozne che sceglierei per rappresentare il paese vincitore (come forse non lo era Robin l'anno scorso, ma almeno lui stava nelle note). È il momento calma e noia per la sala stampa, ve lo dico.
24. Paesi Bassi - The common linnets - Calm after the storm
Allora. Non è che ami così tanto questa canzone. E continuano tutti a dire che andremo ad Amsterdam l'anno prossimo. Guess what? A me di andare nei Paesi Bassi a farmi trattare male non ne ho voglia. Quindi facciamo che regaliamo un posto in top10 e li salutiamo con un abbraccione eh? Grazie.
25. San Marino - Valentina Monetta - Maybe
È emozionata e un attimo si sente e si vede, ma rende più umana l'esibizione. Poi è un fattore mio, ma preferisco la seconda parte di esibizione perché è oro e più calda. Forse un po' troppo fumo sul palco che impalla più di un'inquadratura.
26. Regno Unito - Molly Smitten Downes - Children of the universe
Tanto fumo sul palco, inaspettato. L'outfit è molto bello e le vocalmente è molto brava (anche perché la sua voce è particolare e non deve essere perfetta). Le inquadrature sono epiche e ben calcolato. L'attitudine è perfetta per questa esibizione. E il crescendo di stili che c'è stato fino a qui le porta molti punti.
Ci vediamo domani su Twitter per il commento live della finale!
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