mercoledì 7 maggio 2014

The day after

Il giorno dopo uno dei live è sempre un po' difficile, ma va beh. In più mi si è scaricato l'ipod e io da brava pirla ho lasciato il cavo a casa, quindi fino a domenica non potrò ricaricarlo. Non ve ne frega niente ma non è un mio problema.

Prima di tutto vorrei i nomi dei responsabili che hanno deciso che Tim Schou (dove la sch si pronuncia sh) sarebbe stato l'host perfetto per l'euroclub. La regola generale dovrebbe essere "se sali sul palco dell'euroclub con una chitarra e non sei un partecipante dell'anno corrente allora dovresti evitare", con il corollario "se ti viene permesso fai almeno canzoni esc". Una rottura di balle. La pista era semi vuota. Capiamoci. Un afterparty con la pista SEMI VUOTA.
Poi è sbucata Krista Siegfrids che ha cantato roba dal suo album (che avevo ascoltato e a quanto pare è esattamente come se non l'avessi mai fatto) e uhm. Qui diventa complicato. Eravamo fuori dalla stanza, quando a un certo punto sul palco sale della gente e... beh, è stato celebrato un matrimonio tra due tizi. Pensate che atmosfera magnifica sposarsi all'euroclub alle 2 di notte! Che oddio, ha i suoi vantaggi. Niente gente che gioca a murra, ad esempio.

Gli shuttle bus sono un incubo. In teoria avevano detto avrebbero dovuto avere l'euroclub come prima tappa. WRONG. Hanno fatto il solito giro tra gli alberghi che è una cosa stupida. Gente, io non so come spiegarvelo ma chi ha i soldi sono le delegazioni, e le delegazioni hanno i loro bus. Quindi magari ripensare il sistema degli shuttle... Va detto che ora a quanto pare avremo i battelli che fanno la spola anche di sera, quindi fuck you shuttlebus.

La glamourissima sala stampa è sempre ridotta peggio: oggi ha piovuto e l'acqua non scorreva bene dal tetto-tendone, quindi una tizia è passata con una scopa a spingere il tendone in modo da inclinarlo ulteriormente e far scorrere via l'acqua. Aggiunto alle assi di legno del pavimento che si stanno sollevando (e che credo in realtà non siano mai state costruite correttamente) mi fa pensare che sto rischiando la sorte.

Per chiudere in bellezza il post torniamo un attimo a ieri sera, dove abbiamo praticamente seguito la semi con Tamara Todevska (la partecipante macedone del 2008 nonché sorella di Tijana Dapcevic) che era seduta davanti a noi e che ci ha salutati allegramente a fine serata.
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