SUPERNOVA IS BACK. Se ai tempi avevano mille artisti super interessanti e super giovani, a sto turno qualsiasi scappato di casa con una cittadinanza lettone poteva presentarsi. Siccome si annoiavano, la selezione quest'anno includeva un primo round online di 10 canzoni a gennaio, a cui ha paretcipato pure Katrina Dimanta (degli Aarzemnieki, quelli di Cake to bake). Il vincitore (Miks Galvanovskis) si è unito ai 16 artisti invitati dalla televisione, per partecipare alla semifinale settimana scorsa dove si sono qualificati in 10 (e poi hanno mollato una wildcard ad un tizio perché "problemi tecnici").
Tra le persone ritornate a sto turno abbiamo Markus Riva (che a sto punto immagino abiti fisso alla tv lettone) che è stato abbandonato durante la semifinale (immagino sia un modo per dirgli di smetterla di presentarsi, ma mica lo coglie), e un tot di ex rappresentanti lettoni all'Eurovision.
Ralfs Eilands dei PeR (2013) ha scritto per Mēs Jūs Mīlam e Linda Rušeniece, Intars Busulis (2009) ha scritto per Bujāns. A differenza di Markus Riva, ste canzoni sono finite in finale - congratulazioni.
L'ultimo nome da fare è Aminata. Aminata (Lettonia 2015, ha scritto Lettonia 2016 per Justs e ha lavorato su tutte e due le canzoni di Samanta Tina) ha deciso che si annoiava a casa e quindi si è ripresentata con una ballad perché creare musica elettronica a sto punto è troppo lavoro, quindi il demo fatto in casa andava bene (e per questo motivo l'hanno abbandonata anche lei, facendola arrivare seconda).
Alla fine hanno vinto i Citi Zēni con "Eat Your Salad" scritta da Roberts Memmēns, Jānis Pētersons e Dagnis Roziņš (che fanno parte dei Citi Zeni) e Jānis Jačmenkins che non riesco a trovare informazioni quindi ciao. La canzone è un inno ai vegani e dice "Instead of meat I eat veggies and pussy". Chissà se l'Eurovisione l'accetterà...